IO SALVATORELLI MONETA

La classe 3B RI-PENSA al 21 marzo

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“Martedì 21 marzo camminando per Perugia abbiamo manifestato per combattere la mafia che ha portato via delle persone innocenti.
Ci rimboccheremo le maniche per sconfiggere la mafia come da anni sta facendo l’associazione Libera. Abbiamo riflettuto sulla situazione, sull’importanza della vita, su quanto è crudele la mafia. Ci siamo fatti sentire.
Ci siamo fatti vedere con i cartelloni e gli striscioni con frasi dai significati importanti.
Spero che ci vedano, spero che cambino.” Ramona Iacob

“Mi ha emozionato vedere i miei compagni sul palco e ascoltare la lettura di tutti i nomi delle vittime della mafia.” Daniel Ricci

“C’erano tantissime persone, da ogni parte d’Italia, ciò mi ha fatto capire che fermare la mafia è lo scopo che si sono prefissati in tanti. E’ stato tanto emozionante stare in mezzo a tutte quelle persone e a quella musica per una causa giusta.” Yasmine Hammal

“…il dolore di una giornata andata nel verso sbagliato, non sarà mai grande come il dolore di perdere un padre o una madre come è successo ad alcune persone che alla giornata di Libera, sul palco, hanno parlato di questo, e ciò mi ha fatto riflettere…” Matteo Feliciani

“L’emozione di sentire tutte quelle persone che ora non ci sono più per colpa della mafia, era fortissima. Ma si deve andare avanti senza dimenticare il passato, anzi facendone memoria.” Filippo Fagioli

“Penso che per sconfiggere la mafia bisogna lavorare insieme come abbiamo fatto il 21 marzo, tutti insieme per sconfiggere il male.” Giulia Toia

“E’ stato incredibile, abbiamo fatto un giro grande finché siamo arrivati in centro e c’era un grande palco con delle persone che dicevano tutti i nomi dei morti causati dalla mafia.” Giulia Chioveanu

“21 marzo, giorno in cui l’Inverno muore e la Primavera sorge. Libera ha avuto una bellissima idea per ricordare tutte le vittime della mafia.” Gabriele Budelli

“Alla manifestazione noi abbiamo alzato cartelli e striscioni per far capire alla mafia che noi non ci arrendiamo e fino alla fine, tutti insieme, lotteremo per il nostro Paese. Dopo la manifestazione mi sento ancora più coraggiosa per sconfiggere la mafia.” Nora El Mouttaki

“…non mi aspettavo che le vittime di mafia fossero così tante… E’ stato bello vedere tutti quei cartelloni colorati mentre camminavamo per Perugia.” Petruta Ailenei

“Io penso che organizzare questa manifestazione contro la mafia sia stata una cosa molto bella, coraggiosa e impegnativa. Tutti quanti abbiamo contribuito alla sua riuscita perché vogliamo che in Italia la mafia scompaia. Ho provato tanto dispiacere e tristezza sapendo quanta gente è stata uccisa per colpa della mafia. Ho portato un cartello pesante, sapendo che era una manifestazione e dovevo aiutare, in fondo, ero felice di aver contribuito ad essa.” W. Aarthi Fernando

“La manifestazione ha voluto dimostrare che noi vogliamo essere liberi di dire e di pensare ciò che vogliamo in modo corresponsabile. Penso che anche noi nel nostro piccolo possiamo fare la differenza, senza usare le armi ma con l’impegno che è la nostra forza.” Naomi Cerquaglia

“Non ho paura delle parole dei violenti…ma del silenzio degli onesti.” Questa, era la frase che portavo scritta sul cartello, che tenevo in mano durante la sfilata del corteo del giorno 21 Marzo, durante la manifestazione di Libera contro le mafie. E’ stato un giorno bellissimo, perché c’era moltissima gente, che ha partecipato alla giornata, alcuni come me avevano realizzato dei cartelloni o avevano portato della musica per far sentire allo Stato italiano che le persone ci sono e sono pronte a combattere contro il Mostro.
Al lunghissimo corteo hanno partecipato anche scuole, gruppi scout, e anche gli sbandieratori d’ Assisi che con la loro musica e con le loro bandiere davano l’impressione di un corteo forte e che non si fermerà sicuramente davanti agli uomini del Mostro. Questa giornata del 21 Marzo è stata molto significativa e l’idea di questo corteo a cui non avevo mai partecipato è stata fantastica. Grazie Libera!” Michele Lucconi

“L’emozione, la solidarietà, tutte le belle frasi dei cartelli nel corteo esprimono le cose che si dovrebbero fare tutti i giorni. “Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti”; questa frase di don Pino Puglisi fa riflettere molto sul fatto che l’omertà è pericolosa per cui noi dobbiamo farci sentire, come i familiari di alcune vittime della mafia che lottano per la giustizia dei loro cari. Un grande silenzio quando sono stati letti tutti i nomi delle vittime delle mafie, ma non era il silenzio mafioso, era quello del rispetto. Secondo me questa manifestazione, riconosciuta nazionale da questo anno, è un gran colpo a tutte le mafie perché tutti si può sconfiggere questo “mostro” che così come è iniziato dovrà finire.” Federico Pierdomenico
“Don Pino Puglisi un supereroe, un uomo coraggioso che ha detto:”Non ho paura delle parole dei violenta, ma del silenzio degli onesti.” Salah Kennache

“Si può spezzare un fiore ma non fermare la primavera”. Ieri 21 marzo 2017, il primo giorno di primavera, abbiamo fatto un’ esperienza unica collaborando alla manifestazione dell’ associazione Libera a Perugia. Sono stata benissimo in mezzo a quei colori e quella musica… perché proprio collaborando si può combattere la mafia. Le persone innocenti morte senza aver fatto nulla di male devono essere ricordate. Ho capito che la mafia può essere distrutta affrontandola insieme, ed è proprio “L’insieme” che eravamo nella manifestazioni di ieri, che ci rende UNICI. “ Rebecca Stefan

“Giovanni Falcone- Pino Puglisi- Peppino Impastato- E tanti altri sono i nomi delle vittime delle mafie.
“Una lista interminabile” afferma la figlia di una delle vittime. Durante la lettura dei nomi c’è stato “un silenzio, non il silenzio dell’omertà! Ma il silenzio dell’onore!”.
Cartelloni con frasi piene di significato, striscioni con su scritti i nomi delle scuole e (in alcuni casi) anche il nome del progetto che li ha portati lì, bandiere sventolate. Voglio soffermarmi proprio su questo particolare. Le bandiere erano di colori fosforescenti (rosa, giallo, arancione) con su scritto LIBERA (il nome dell’associazione organizzatrice), ma queste bandiere, che sono sventolate durante la camminata, vogliono rappresentare la volontà di ognuno di voler essere liberi da questo mondo di ingiustizie, di voler essere LIBERI, LIBERI DALLA MAFIA.
La camminata che ci ha portati vicino a Piazza Maggiore (Perugia Centro) non è stata una semplice passeggiata, ma una camminata lenta per dimostrare la grande fatica necessaria per sconfiggere il mostro, ma alla fine si arriva SEMPRE alla meta.
E quei nomi saranno, perché appartengono ad eroi, che hanno dato la vita solo per darci un futuro migliore.
Perché “Si può spezzare un fiore, ma non fermare la primavera”. Per me possono essere ‘spezzati milioni di fiori ‘ ma la primavera arriverà sempre e potremmo finalmente porre fine a questo.
Porre fine all’omertà.
Porre fine alle morti.
E dare inizio alla VITA, la vita VERA.
Quella dove regna l’onestà.
Dove regna la verità.
Non importa quanto ci vorrà, ma la primavera arriverà.” Catalina Bulancia
“Equinozio di primavera: LIBERA, LIBERA, LIBERA! E’ questa la parola che dobbiamo utilizzare quando qualcuno ti chiede cosa pensi della mafia; e non dobbiamo temerla perché: “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore solo una volta.” Kevin Xu
“Non mi sono mai sentito così felice e al sicuro, sembravamo una squadra che senza paura affronta il suo avversario e ha un solo obbiettivo: vincere la Mafia. Dopo aver sentito tutti quei nomi mi è venuta molta rabbia perché non è possibile che muoiono tutte queste persone solo perché cercano di rendere migliore questo mondo e a questo pensavo mentre camminavo. Spero che un giorno tutti questi morti da lassù possano essere felici perché hanno smosso la sensibilità delle persone, cambiandole.” Tommaso Brizi
“Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore solo una volta”. Questa era una frase scritta su uno dei tantissimi cartelli che giravano per Perugia, sorretti da adulti, studenti e anziani che hanno lo stesso obiettivo: essere “liberi”. Ma da cosa? Dalla Mafia che, anche se non ce ne accorgiamo, commette atti illegali guadagnando denaro sporco e sfruttando le persone innocenti. Ed è per questo che l’ associazione Libera organizza ogni anno una manifestazione in ricordo di chi ha lottato contro la mafia. Sono morti solo una volta Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato e altre novecento persone nominate dal palco. Quest’ anno si è svolta a Perugia il 21 marzo, e noi della 3B, insieme alle altre terze medie dell’Istituto Omnicomprensivo Salvatorelli- Moneta vi abbiamo partecipato. Quest’ esperienza è stata molto utile. Non pensavo che la Mafia fosse così crudele e avesse ucciso così tante persone.” Elia Giglioni
“Ci siamo incamminati sventolando delle bandiere contro la mafia. Io sono salito sul palco e ho letto alcuni nomi delle vittime.” Luca Rellini